Giovanni Terzi

Mi sono laureato in Economia e Commercio nel 2004, con il massimo dei voti. Dopo soli 18 mesi ero già abilitato alla professione e stavo collaborando con un grosso studio di consulenza vicino piazza San Babila, a Milano. Dopo pochi anni, spinto dalla mia ambizione, ho deciso di aprire il mio studio. 

Mi sono reso subito conto, mio malgrado, che svolgere la professione del commercialista era piuttosto oneroso, sia in termini di spese di gestione che di dispendio di energie.

Un piccolo professionista come me fatica a gestire i rapporti con la clientela, dovendosi occupare allo stesso tempo di adempimenti contabili e scadenze fiscali. Inoltre, i pochi clienti che avevo non bastavano a coprire le innumerevoli spese di affitto, bollette, stipendi, software e quant’ altro. Avevo bisogno di aumentare il mio giro d’affari, acquisendo clienti più redditizi.

Sono ancora nel pieno della mia carriera, pensavo, ho bisogno di dare una svolta alla mia attività professionale, trovare un modo di aumentare il giro d’affari dello studio e ricevere nuovi stimoli lavorativi. Cosa fare?

Non né avevo idea, ma di una cosa ero certo: non avrei mai cambiato mestiere, era una possibilità che non avrei mai preso in considerazione. Così, come al solito, ho provato a fare da solo: ho commissionato un sito web a mio cugino, ho frequentato un corso di marketing online, ed ho aperto anche diversi account su siti e portali per professionisti, non ottenendo però i risultati sperati. Avevo bisogno di una soluzione più incisiva.

Non volevo cedere il mio studio pensai, ma perché non aggregarmi ad altri professionisti per dare vita ad uno studio associato? In questo modo avrei ottimizzato i costi di gestione dello studio.

Ho cercato informazioni online riguardo le modalità di associazione tra professionisti e mi sono imbattuto in un articolo di un tale Goffredo Giordano di MpO, che trattava il quadro giuridico delle STP, le società tra professionisti. 

Data la complessità dell’argomento, ho inviato un’email per avere delucidazioni e così una settimana dopo sono stato invitato presso il loro studio.

Fin da subito, Corrado ha messo in chiaro vantaggi e difficoltà del processo di associazione, mostrandomi come oggi l’aggregazione stia diventando fondamentale per i professionisti in Italia, al fine di crescere e specializzarsi. Non potevo dargli torto, era un qualcosa che stavo vivendo in prima persona.

Una volta a casa, ne ho parlato con Barbara, mia moglie, che, conscia della mia insoddisfazione professionale, ha appoggiato la mia decisione.

Da quel momento in poi, un susseguirsi di incontri mi ha portato a conoscere diversi professionisti, dai background più diversi, ma nella mia stessa identica situazione. Non mi sentivo più solo. 

Insieme ad un tributarista ed un consulente del lavoro abbiamo dato vita ad una società tra professionisti, di cui fa parte anche un centro elaborazione dati contabili e fiscali. 

Salvo e Marco si sono rivelati degli ottimi soci, insieme siamo riusciti ad espandere le nostre attività svolgendo consulenze in tutta Italia. Milano, Roma, Firenze, passo molte ore in treno ma non posso esserne che felice. Incontro ogni giorno nuovi clienti, nuovi progetti, nuove sfide.. perché il tempo passa in fretta, ma l’importante è non fermarsi mai. 

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