Esser acquisiti da uno studio professionale – Cosa considerare per facilitare il processo

Aggregarsi ad uno studio professionale più grande del proprio offre degli indubbi benefici, quando ovviamente sono state fatte le opportune valutazioni da un punto di vista di business.

Benché sappiamo razionalmente che si tratti della scelta giusta, ciò non significa che poi dentro di noi davvero abbiamo la spinta continua a remare in quella direzione. Specialmente nei primi anni dell’operazione, quelli più delicati. 

Ne parliamo nell’articolo Acquisire uno studio professionale: siamo esseri emotivi più che razionali e questo talvolta ci porta a comportarci in modi che non sono totalmente sostenuti dal raziocinio. 

Cambiare prospettiva per far funzionare un’aggregazione professionale 

Talvolta essere presi dall’operatività del quotidiano ci porta ad avere un panorama di osservazione di fronte a noi molto ridotto. Come quando osserviamo un’opera in un museo e ci avviciniamo per ammirarne i dettagli. Quello spesso è il punto di vista che abbiamo nel day by day. Ci focalizziamo sui particolari, ciò che c’è da fare rispetto alle questioni emergenti ecc. 

In un processo di aggregazione, specialmente nei primi anni che sono quelli più critici al fine di far funzionare il sodalizio, è importante ricordarsi di prendersi del tempo per allargare il proprio campo visivo. Come di fronte all’opera d’arte, fare qualche passo indietro e osservare il tutto da un po’ più lontano.

Questo ovviamente ci fa perdere consapevolezza dei dettagli, delle singole vicende, ma ci permette di vedere il progetto nella sua globalità non lasciandoci distrarre da qualche piccolo difetto su cui rischiamo di fossilizzarci se invece rimaniamo troppo vicini, immersi nell’operatività. 

 

Focus su ciò che conta davvero per far funzionare un’aggregazione professionale 

A volte quando le cose non vanno rischiamo di buttare via il bambino con l’acqua sporca. Questo accade molto spesso perché si perde l’attenzione rispetto a ciò che davvero conta. In un percorso di cambiamento, che sia grande o piccolo, noi esseri umani facciamo fatica.

Ci sono ovviamente differenze soggettive date dalla diversa attitudine alla gestione dell’incertezza e del cambiamento. Ma rimane il fatto che siamo esseri abitudinari e soffriamo ancor di più quando il cambiamento non l’abbiamo scelto ma è in qualche modo imposto, dall’alto o dalle circostanze.

Un processo di aggregazione richiede del cambiamento e quindi porta con sé potenziale fatica. Nei momenti in particolare in cui si ha la sensazione che i costi siano maggiori dei benefici è importante, prima di prendere qualsiasi decisione, fare mente locale su ciò che davvero è importante per il proprio sviluppo professionale e investire le proprie energie in quella direzione. 

 

Preventivare il dubbio per affrontare momenti di indecisione nell’aggregazione professionale 

Cercare di immaginarsi quali ostacoli e problemi si potranno incontrare, per preventivare come gestirli ci può aiutare ad essere più preparati quando quel momento arriverà. Questo è utile sia nella nostra vita personale che professionale. 

Il problema nasce quando veniamo colti di sorpresa da una circostanza che non ci aspettiamo. Per questo invece è utile cercare di immaginarsi quali siano le situazioni meno piacevoli che potremmo vivere nel processo di aggregazione e nei primi anni a venire.

Sicuramente non siamo veggenti e quindi non possiamo pensare di prevenire ogni scenario possibile. Ma il solo fatto che dedichiamo dello spazio mentale a prefigurarci come potremmo gestire e quindi agire in una situazione sconveniente, contiene le possibilità di andare in modalità reattiva in cui perdiamo il controllo e il nostro livello di efficacia cala.