Aggregazioni professionali: ‘Possibilità o Esigenza’

Lo studio professionale individuale “all’Italiana”, caratterizzato da professionisti “tuttologhi”, sembra essere destinato a scomparire di fronte al “Capitalismo intellettuale”. Informazione, aggiornamento, conoscenza e specializzazione sono fondamentali per essere competitivi, o meglio per poter anche solo “sopravvivere” nel contesto economico attuale.
Per rispondere a tali esigenze della clientela, che chiede risposte sempre più efficienti al proprio professionista, l’unica soluzione possibile sembra essere la cooperazione intellettuale. Sorge dunque il problema di individuare quali forme collaborative rispondano meglio alle esigenze del mercato.
Una delle soluzioni potrebbe comprendere il ricorso a professionisti esterni per compensare la carenza di specializzazione interna e poter comunque offrire delle risposte specifiche e rapide a seconda delle esigenze, perdendo però la visione d’insieme permessa dall’aggregazione professionale e dovendo sostenere, di conseguenza, costi non indifferenti.
Una seconda opzione potrebbe essere l’aggregazione professionale, che consentirebbe di avere a disposizione professionisti più specializzati in grado di rispondere in maniera efficace ed efficiente alle esigenze dello studio. Inoltre, permetterebbe di attuare economie di scala e, dunque, di ridurre i costi. In questo contesto pare evidente come sia anche possibile ed auspicabile che ai professionisti “maturi” (indispensabili poiché già in grado di rispondere alle esigenze della clientela) si affianchino dei “giovani”, da far crescere professionalmente all’interno dello studio, al fine di ottenere un ambiente formato da professionisti in possesso di “skills” uniche e diversificate.
Alla luce delle considerazioni fatte, l’aggregazione professionale sembra essere oramai l’unica strada percorribile per il successo dell’attività e, nello specifico, è necessario scegliere tra gli strumenti associativi appena elencati quello che risponda meglio alle esigenze della clientela, risulti agevole a livello normativo e sia conveniente da un punto di vista fiscale.
Nell’attuale sistema legislativo l’aggregazione professionale può essere realizzata non solo con lo strumento dello studio associato, ma anche tramite la creazione della Società tra Professionisti (Legge 183/2011).
Nelle prossime news analizzeremo meglio le differenze a livello normativo e contabile di questi strumenti per capire quale risulti più efficiente in relazione alla professione al giorno d’oggi.