Abbiamo più volte analizzato le STP sotto i diversi profili fiscali, legali e di prassi. Obiettivo del presente contributo è invece quello di fornire una chiara immagine del contesto attuale, semplicemente descrivendolo in numeri.
Si è quindi fatto riferimento al documento “il Ruolo delle STP nell’evoluzione della professione di commercialista” della Fondazione Nazionale Commercialisti, di cui il presente articolo costituisce una sintesi estrema ed a cui si rimanda per approfondimenti.
1 STP su 3 è di Commercialisti:
Quella dei commercialisti è la categoria professionale più interessata alla forma giuridica introdotta con la Legge 183 del 2011: a marzo 2021 le STP sono 4.129, di queste ben 1.350, quindi il 33%, sono quelle iscritte all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Ciò potrebbe essere spiegato “meccanicamente” dall’elevata polverizzazione del settore rispetto ad altre categorie professionali, più che all’interesse verso la figura del socio di capitale.
Solo 1.350 STP su 65.000 studi di commercialisti:
Le STP rappresentano comunque una quota più che marginale nel settore: in termini di addetti pesano per il 4,2% (10 mila addetti su un totale di 238 mila) e in termini di valore della produzione pesano per il 6,9% (740 milioni su un totale di 10,7 miliardi). A ulteriore confronto, ci sono circa 10.000 società nel settore delle elaborazioni contabili.
Ciò è principalmente dovuto alla carenza di una disciplina fiscale e giuridica chiara e completa, che di fatto spesso scoraggia la scelta par la forma della STP, con riflessi sull’evoluzione della professione.
Anche in prospettiva la situazione non migliora: dal 2013 al 2021, il tasso di crescita del numero di STP è decrescente (95% nel 2015, 55% nel 2016, 36% nel 2017 sino ad arrivare ad un +18% nel 2020) e ci si attende un tasso di crescita medio-futuro del 12% all’anno.
Al Nord il doppio di STP rispetto al Centro e il triplo rispetto al Sud:
In media nel Nord-Italia c’è 1 STP ogni 64 iscritti all’Albo, che salgono a 126 iscritti nel Centro ed a 220 iscritti nel Sud. La maggiore diffusione (rispetto agli iscritti) è nel Trentino-Alto Adige dove troviamo 1 STP ogni 26 iscritti, la minore in Calabria dove troviamo 1 STP ogni 360 iscritti.
In totale ci sono 783 STP nel Nord, di cui 319 solo in Lombardia, 203 nel Centro e 198 nel Sud.
4 STP su 5 sono S.r.l.:
Su 1.350 STP, ben 1.076 (pari al 82%) sono costituite in forma di SRL. Le società di persone pesano per il 13% (7% S.a.s. e 6% S.n.c.), le società semplici per il 4% e le cooperative per il 2%.
1 STP su 2 non supera i 5 addetti e fattura meno di 300.000€
Il 92% delle STP è rappresentato da microimprese, la STP media fattura 500.000€, ha 4,3 dipendenti e 2,8 soci, ma:
· La maggior parte delle STP (52%) non ha più di 2 soci, l’80% non ha più di 3 soci, meno dell’1% ha più di 10 soci.
· Stesso rapporto vale per il numero di dipendenti: ben il 22% delle STP non ha alcun dipendente, il 57% non supera i 3 dipendenti, il 74% non supera i 5 dipendenti, solo l’8% ha più di 10 dipendenti.
· Il 20% delle STP fatturano meno di 100.000€, la metà fattura tra 100.000€ e 500.000€, solo 1 STP su 10 fattura più di 1 milione di euro e solo 1 STP su 100 supera i 3,5 milioni di euro.
Il 10% più grande delle STP genera la metà dei ricavi totali:
Vi è un’elevata eterogeneità e disuguaglianza nel mondo delle STP di commercialisti: le grandi STP e le micro STP quasi si equivalgono in termini di numero, ma mentre le micro STP generano solo l’1% dei ricavi totali, le grandi generano ben il 51%. Stesso discorso vale per il numero di addetti: sono il 6% nelle micro ed il 32% nelle grandi. In generale, l’87% dei ricavi totali è generato dalle STP che hanno ricavi superiori ai 300.000€.
Le grandi STP hanno una redditività 10 volte superiore a quella delle micro STP:
Emerge inoltre che la scala dimensionale ha impatto sulla redditività, suggerendo quindi un vantaggio proveniente dalle economie di scala:
· il valore della produzione per addetto (dipendenti + soci) è pari a 10.000€ per le micro STP, 43.000€ per le piccole, 68.000€ per le medie e 104.000€ per le grandi
· L’EBITDA per addetto è pari a 1.000€ per le micro, 7.000€ per le piccole, 12.000€ per le medie e 19.000€ per le grandi.