SEO per lo studio professionale: Ottimizzazione Off-Page

Il termine ottimizzazione Off-Page, o Off-Site, indica una serie di attività di ottimizzazione di un sito, che vengono svolte ‘fuori’ dal proprio sito web. Molto spesso si confonde l’ottimizzazione Off-Page con il Link Building, che è sicuramente l’attività di ottimizzazione principale, tra le attività Off-Page, ma non l’unica, come vedremo nel prosieguo di questo articolo. 

 

Link Building

La traduzione letterale del termine Link Building è ‘Costruire Collegamenti’. I collegamenti di cui parliamo sono chiamati, in gergo tecnico, backlinks, ovvero collegamenti (link) che da un sito terzo portano al nostro sito. 

 

I backlinks rappresentano il principale fattore di ranking, ovvero, sono presi in considerazione dai motori di ricerca per definire il posizionamente di una pagina nella SERP (Search Engine Results Page – Pagina dei Risultati dei Motori di Ricerca), in quanto tali collegamenti attestano la qualità dei contenuti della pagina alla quale ci si collega. 

 

Tali collegamenti possono essere di 2 tipologie, ‘follow’ e ‘no-follow’. I link ‘follow’ costituiscono fattore di ranking diretto, ovvero incidono direttamente sul posizionamento in SERP(ciò che viene preso in considerazione è il numero e la qualità dei link follow);  i ‘no-follow’ invece contribuiscono positivamente al posizionamento di una pagina web (per una serie di ragioni che analizzeremo approfonditamente in un prossimo articolo) ma non incidono direttamente sul posizionamento della stessa.

 

L’argomento è molto vasto e merita di essere approfondito in un altro articolo; in questa pagina ci limiteremo a dare una panoramica generale sull’argomento.

 

Ora che abbiamo chiaro cosa significa ‘collegamenti’, vediamo come costruirli. Costruire e incentivare link esterni che puntano verso il nostro sito web, è la più importante tra le attività di SEO Off-site. Di seguito elenchiamo alcune delle attività che potrebbero essere espletate dal professionista al fine di ottenere nuovi backlinks per il sito del suo studio professionale.

  1. Creare dei contenuti di qualità: il motto è sempre lo stesso, ‘content is king‘. Realizzare e pubblicare online dei contenuti utili, originali e accessibili è il primo e principale modo per attirare dei backlinks spontanei e di qualità (oltre ad attirare visitatori ovviamente), ed è per questo che i blog interni ai siti aziendali hanno un’importanza fondamentale per il loro posizionamento.
  2. Rispondere alle domande degli utenti: la rete è ricca di portali in cui gli utenti possono porre dei quesiti ai quali degli esperti daranno poi una risposta. Ogni professionista è un esperto in un determinato settore, e quindi potrà collegarsi a siti come Quora e Yahoo Answer, fornire delle risposte esatte ed esaustive a favore degli altri utenti e linkare il proprio sito web, offrendo così ai lettori la possibilità di approfondire l’argomento sul proprio sito.
  3. Fare guest blogging: scrivere articoli per altri blog attinenti il tuo settore di attività. In qualità di esperto potrai scrivere articoli per blog terzi, inerenti il tuo settore,  utili per gli utenti di quel portale, ed inserendo un link al tuo sito web alla fine del post e all’interno del testo per approfondimenti. 

 

Social Media

I Social Media acquisiscono via via maggior peso nelle moderne strategie SEO. In primo luogo possono aiutarci ad acquisire backlinks e quindi influire positivamente sulla nostra SEO, anche se la quasi totalità dei backlinks provenienti dalle principali piattaforme social sono ‘no-follow’ (e quindi non incidono direttamente sul posizionamento in SERP, vedere sopra).

Inoltre, la presenza dello studio professionale sui social media, contribuisce a formare la considerazione che gli utenti hanno di un determinato studio/professionista, e questo ci è d’aiuto nell’acquisire utenti informati, consapevoli e più propensi ad inviare una richiesta di informazioni al nostro studio. 

Inoltre, aspetto da non sottovalutare, seppur ‘no-follow’, i link provenienti dalle principali piattaforme social sono fonte di traffico, ed il traffico è un fattore che i motori di ricerca prendono in considerazione per stabilire il ranking delle pagine del nostro sito

Infine, non è da escludere che in futuro la reputazione di un professionista/studio professionale sui social media, possa essere convertita in un valore numerico e che possa essere considerata come fattore di ranking dai motori di ricerca. 

 

Autorevolezza del Dominio

Con Autorevolezza del Dominio parliamo di una metrica comparativa, che indica il grado di affidabilità di un sito web, espressa in un valore numerico che va da 0 a 100. 

 

Più alto è il livello di autorità di dominio di un sito, più è probabile che il suo contenuto sia in grado di posizionarsi in alto nelle SERP.

 

Questo punteggio non è dato da Google ma è possibile scoprire il proprio punteggio tramite strumenti per la SEO, come ad esempio il  Free Domain SEO Analysis Tool di Moz (primo software per la SEO).

 

Di seguito elenchiamo alcuni dei fattori che influiscono sull’ autorevolezza del dominio. 

 

Profilo dei link in entrata

L’algoritmo di ricerca di Google si basa su un sistema noto come PageRank, il quale calcola l’affidabilità di un sito in base al numero e alla qualità dei link (inteso come link da fonti affidabili) che puntano ad esso.

Struttura del sito

I siti che sono strutturati in modo appropriato per i crawler dei motori di ricerca (struttura a ‘silos’ per esempio) generalmente hanno una domain authority superiore rispetto ai siti che non lo sono. 

Qualità dei contenuti del sito

Utilizzando valutazioni come il riconoscimento del linguaggio naturale, Google è in grado di distinguere tra contenuti scritti meglio (e quindi più leggibili) rispetto ad altri. 

Storia del dominio

I domini più ‘vecchi’ tendono ad avere più autorevolezza di quelli nuovi. Questo significa che se lanciamo un sito con un dominio appena registrato, il nostro sito avrà sicuramente un punteggio di autorevolezza pari ad 1 (può convenire quindi acquistare domini da altri se questi hanno un buon punteggio di autorevolezza).

 

Meta title e meta description

Ogni qual volta effettuiamo una ricerca su Google, il motore di ricerca restituisce una SERP contenente diverse pagine web (correlate alla nostra ricerca) le quali si presentano agli utenti sotto forma di snippet, contenenti un titolo (meta title) una descrizione (meta description) e un url che corrisponde all’indirizzo della nostra pagina web.  

É di fondamentale importanza ottimizzare questi elementi poiché gli utenti, passando in rassegna i diversi snippet, decidono quale pagina visitare tra quelle proposte. Ciò rende questi 2 elementi il più noto e principale fattore di ranking indiretto utilizzato da Google.

 

Meta title e meta description sono trattati in questa articolo in quanto, pur trattandosi di elementi che possono essere ottimizzati lavorando sul nostro sito web, non sono visibili all’interno di esso ma solo nelle SERP, quindi al di fuori dal nostro sito. 

 

Meta title e meta description sono tag HTML che vengono inseriti nella prima sezione di una pagina web, denominata ‘Head’.

Esempio di tag HTML Meta Title

 

<head> Inizio Sezione

 

  <meta name=”title” content=”INSERIRE QUI IL TITOLO”>

 

</head> Fine Sezione 

 

Esempio di tag HTML Meta Description

 

<head> Inizio Sezione

 

  <meta name=”description” content=”INSERIRE QUI LA DESCRIZIONE”>

 

</head> Fine Sezione

 

Se utilizziamo un CMS (Content Management System, il più famoso dei quali è WordPress)  possiamo rivedere titolo e descrizione senza dover inserire il tag HTML all’interno della pagina ma utilizzando plugin/moduli, tra i quali spicca il Plugin per WordPress che risponde al nome di SEO by Yoast. 

Per quanto riguarda la lunghezza di meta title e meta description Google spiega chiaramente che “non esistono limiti di lunghezza per una meta descrizione”, ma che, al tempo stesso, in SERP 

 

gli snippet dei risultati di ricerca vengono troncati a seconda delle necessità, in genere per adattarli alla larghezza dei dispositivi.

 

Volendo fornire qualche dettaglio in più per chi deve scrivere una meta descrizione SEO, possiamo dire che la lunghezza dipende non solo dal numero complessivo dei caratteri utilizzati (tra i 145 e i 160 caratteri), ma anche dai pixel; ad esempio una lettera “W” occupa più spazio di una “I” ed è una variabile da non trascurare quando scriviamo la nostra descrizione.