Passaggio generazionale e crescita professionale: un’opportunità da non perdere

Il passaggio generazionale

Recenti studi sul fenomeno dell’impresa familiare in Italia evidenziano che solo il 30% delle imprese familiari sopravvivono dalla prima alla seconda generazione, il 12% dalla seconda alla terza generazione e, infine, il 4% dalla terza alla quarta generazione. L’impresa familiare di successo è quella che prosegue nel tempo, passando di generazione in generazione sviluppandosi in modo armonioso sia nell’ottica familiare che in quella aziendale. Nel caso dell’impresa familiare il problema, quindi, è gestire il ricambio generazionale nella famiglia senza creare problemi all’azienda. Per affrontare tali problemi è molto indispensabile che l’imprenditore sia lungimirante nel programmare a tempo il passaggio generazionale.

Così come nell’impresa familiare un professionista accorto e capace di ragionare a medio – lungo termine provvede a pianificare la gestione del passaggio generazionale sulla logica di cosa sia utile allo studio professionale per crescere, consolidare la propria posizione e dare continuità all’attività professionale. In tale direzione uno dei modi di programmare il passaggio generazionale è quello del trasferimento della clientela professionale. Molto spesso in rete si leggono annunci come “cedesi studio consulente del lavoro”, “vendesi studio di commercialista”, etc, senza che vi sia alla base un vero e proprio ragionamento relativo alla programmazione del passaggio generazionale.

La cessione dello studio professionale consente al professionista uscente di garantire continuità allo stesso mantenendo inalterati sia i rapporti con la clientela sia i livelli occupazionali.

Così come per le aziende un passaggio generazionale non programmato dello studio professionale avrebbe delle conseguenze negative sulla sua continuità. Per un approfondimento del concetto di continuità si rimanda all’articolo del 5/5/2017.

La programmazione del “ricambio generazionale” ha l’obiettivo di assicurare la continuità dello studio\impresa trasferendo nel giusto modo ai subentranti le responsabilità di governo e di direzione. Si prendano, ad esempio, gli iscritti all’albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili: circa il 15% ha un’età superiore ai 60 anni e per la maggior parte professionisti singoli.

Pertanto, nella delicata programmazione del passaggio generazionale occorre prestare particolare attenzione in quanto esso può rappresentare sia una minaccia (subentranti poco preparati oneri fiscali elevati, etc) ma offre anche ottime opportunità in termini di sviluppo di nuove competenze, rilancio dello studio, etc..

MPO & Partners M&A, leader nazionale nelle operazioni di M&A di studi professionali, al fine di garantire gli interessi delle parti e non provocare pregiudizi nei confronti di terzi, è il giusto partner per la buona riuscita della programmazione del passaggio generazionale dello studio professionale.

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